La corte australiana stabilisce che i media sono responsabili per i commenti di Facebook: potrebbe succedere negli Stati Uniti?

Un tribunale australiano ha stabilito mercoledì che i media sono 'editori' di presunti commenti diffamatori pubblicati da terze parti sulle pagine Facebook ufficiali.





L'Alta Corte ha respinto le argomentazioni di alcune delle più grandi organizzazioni di media australiane. La corte ha infine sostenuto che, facilitando e incoraggiando i commenti, le società avevano partecipato alla loro comunicazione.




La decisione apre le porte alle organizzazioni dei media per essere citate in giudizio per diffamazione in Australia.

Non esiste tale processo negli Stati Uniti, poiché Facebook, come altri social network, sono piattaforme in cui gli editori non possono controllare completamente il contenuto su di esse, che si tratti di commenti, post o condivisione di media.




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